Salewa nasce nel 1935 quando Joseph Liebart fonda una società per la produzione di selle e pelletteria.
Dal 1984 in poi, i prodotti di punta nelle vendite sono stati prima le borse porta macchina fotografica, poi i bastoncini da sci in legno e successivamente i ramponi leggeri.
Negli anni ‘60 Salewa ottiene il riconoscimento a livello internazionale come leader nell’innovazione alpina grazie all’invenzione della vite da ghiaccio tubolare, oggi uno standard di settore.
Negli anni ‘80 l’azienda comincia a testare moltissimi prototipi collaborando con Messner e Albert durante le loro spedizioni.
Dopo anni di sfide e competizioni, Salewa oggi è leader mondiale come brand di prodotti tecnici per l’alpinismo.
Abbiamo intervistato Leonardo Fumagalli, Junior Designer di Salewa che ci racconta: ”Il nostro brand si occupa dello sviluppo e della produzione di abbigliamento per gli sport di montagna. Siamo molto legati alla realtà locale delle Dolomiti e ci impegniamo nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e materiali.”
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“Nel mio lavoro mi occupo di ideare le nuove collezioni e di tenere aggiornate quelle in fase di sviluppo. CLO è lo strumento che utilizzo maggiormente tutti giorni e oggi è diventato lo strumento principale per i colleghi dell’ufficio.”
Il principale vantaggio che ci ha portato l’utilizzo di CLO, quindi il design 3D rispetto ai vecchi sistemi 2D, è stata la comprensione più immediata delle caratteristiche e della vestibilità del capo. Questo era uno dei limiti principali che ci ostacolava in quei progetti dove eravamo vincolati al 2D. Il 3D ci agevola nella comunicazione e nel passaggio del lavoro all’ufficio sviluppo.”
Grazie all’implementazione di CLO l’azienda ha potuto raggiungere gli obiettivi prefissati da anni. “Il 3D ci agevola nella comunicazione e nel passaggio del lavoro all’ufficio sviluppo.” Racconta Leonardo Fumagalli, Junior Designer, Salewa
Le risorse umane necessitano di formazione affinché la tecnologia venga sfruttata al massimo del suo potenziale.
“Prisma Tech ci ha offerto sempre un servizio di supporto qualunque fosse la nostra problematica o dubbio sull’uso del programma.” Continua Leonardo
“Creare un catalogo digitale ci permette di sostituire le foto dei prodotti con delle immagini realizzate dal software. Penso che CLO e in generale le potenzialità del 3D siano la chiave per lo sviluppo del nostro settore.”
In breve tempo CLO è diventato lo strumento essenziale per lo sviluppo delle collezioni, come racconta Leonardo: “Grazie a CLO siamo riusciti innanzitutto ad anticipare i tempi di consegna e a ridurre il numero di prototipi, che nella maggior parte dei casi necessitano di pochissime modifiche perché sono già all’altezza di quelle che erano le aspettative iniziali. Questo ci ha permesso anche di diminuire il consumo e gli sprechi di materiali.”
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